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L'ARGOMENTO DI OGGI |
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dai GIORNALI di oggi BENEDETTO XVI LA FAMIGLIA |
9-16 Aprile 2006 V Settimana Mondiale della Diffusione del VANGELO in RETE INTERNET |
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CORRIERE della SERA
per l'articolo completo vai al sito http://www.corriere.it2006-07-09 Il premier Zapatero non ha partecipato alla messa conclusiva Papa: "Nel matrimonio la dignità dell'uomo" Benedetto XVI ha chiuso a Valencia il quinto Incontro mondiale delle Famiglie: "No alla libertà dell'individuo come soggetto autonomo" VALENCIA - Secondo giorno di visita in Spagna per Benedetto XVI. Dopo un lungo giro sulla papamobile bianca Benedetto XVI ha fatto il suo ingresso, acclamato dalla folla, al quartiere della Citta delle Arti e della Scienza, dove ha celebrato la messa conclusiva del quinto Incontro mondiale delle Famiglie davanti a una folla imponente. Alla celebrazione hanno assistito il re spagnolo, Juan Carlos, e il resto della famiglia reale. Assente il premier Zapatero, il governo è stato rappresentato dal ministro degli Esteri, Miguel Angel Moratinos, e del responsabile della Giustizia, Juan Fernando Lopez Aguilar. Tra il pubblico anche il leader del Partido Popular, principale forza d’opposizione, Mariano Rajoy, che a conclusione della messa ha incontrato il Papa prima della sua partenza per Roma, intorno alle 13. UNIONE UOMO-DONNA - Come prevedibile la famiglia è stata al centro dell'omelia del Papa. "La famiglia fondata sul matrimonio indissolubile tra uomo e una donna" è "l'ambito dove l'uomo può nascere con dignità, crescere e svilupparsi in modo integrale". Papa Ratzinger illustra il significato teologico del concetto di questa istituzione, luogo privilegiato per realizzare il "progetto dell'amore di Dio". In questa ottica la Chiesa non può che difendere "questa meravigliosa realtà", e pertanto riconoscerla e aiutarla, spiega il pontefice, "è uno dei più importanti servizi che si possono rendere oggi al bene comune e allo sviluppo autentico degli uomini e delle società". La lunga omelia viene interrotta più volte per gli applausi. Il Papa teologo cita il Concilio Vaticano II e ricorda che i coniugi devono essere testimoni e cooperatori della fecondità della Madre Chiesa come segno e partecipazione di "quell'amore col quale Cristo ha amato la sua Sposa e si è dato a lei. E in quest ambito che avviene la trasmissione della fede ai figli e non si disperde l'eredità cristiana ma si svolge" un'azione continua della grazia di Dio illuminando "l'identità più profonda degli uomini: da dove veniamo, chi siamo e quanto grande è la nostra dignita" ha detto Ratzinger. Il filo del ragionamento si sposta poi sul piano della fede che non è mai, dice, "una sola eredità culturale ma un'azione continua della grazia di Dio". Compito dei genitori è di trasmetterla ai figli attraverso la preghiera, i sacramenti, la Bibbia. ITALIA - L'Italia sappia "difendere" la famiglia "di fronte alle sfide dell'epoca attuale" ha aggiunto Benedetto XVI, facendo un appello a tutti gli italiani affinché non disperdano "il patrimonio morale, spirituale e sociale" del paese. INDIVIDUALISMO - Papa Ratzinger chiude l'Incontro Mondiale delle Famiglie mettendo sotto accusa le società segnate da una cultura "in cui si esalta molto spesso la libertà dell'individuo inteso come soggetto autonomo, come se egli si facesse da solo e bastasse a se stesso, al di fuori della sua relazione con gli altri, come anche della sua responsabilita nei confronti degli altri". Ciò che Benedetto XVI contesta è il volere "organizzare la vita sociale" solo a partire "da desideri soggettivi e mutevoli" ma privi di "riferimenti" di sorta "a una verità oggettiva previa" come sono "la dignità di ogni essere umano e i suoi doveri e diritti inalienabili al cui servizio deve mettersi ogni gruppo sociale". Per questo la Chiesa, ha aggiunto, non smette di ricordare che "la vera libertà dell'essere umano proviene dall'essere stato creato a immagine e somiglianza di Dio". Un ringraziamento è stato rivolto a tutte le associazioni familiari ecclesiali "in favore del matrimonio e della famiglia che contribuiscono "alla promozione del vero bene". MESSICO - Infine il Papa ha annunciato che il prossimo Incontro Mondiale delle Famiglie si terrà in Messico. "Ho la gioia di annunciare che il prossimo incontro si celebrerà l'anno 2009 a Città del Messico. All'amata Chiesa che peregrina nella nobile nazione messicana manifesto fin d'ora la mia gratitudine per la sua disponibilità". MESSAGGIO A NAPOLITANO - Al ritorno in Italia dopo la visita in Spagna, Benedetto XVI ha inviato un messaggio di "cordiale saluto" al presidente della Repubblica Napolitano, tornando a porre l'accento sulla tutela della famiglia tradizionale. Il Papa ha sottolineato che è necessario tutelare la famiglia basata sul matrimonio contro le "molteplici insidie" che ne pregiudicano la stabilità. "Penso a coloro - afferma il Papa - che anche in Italia con generosità e spirito di servizio operano per difendere la famiglia fondata sul matrimonio dalle molteplici insidie che ne minano la stabilità". 09 luglio 2006 |
AVVENIRE
2006-07-09 Valencia con il Papa per riguadagnare un cuore alla società Stasera un milione di persone per ascoltare il suo discorso Dal Nostro Inviato A Valencia
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l'UNITA'
per l'articolo completo vai al sito http://www.unita.itDall'UNITA' 2006-07-09 Papa in Spagna, "no alle coppie gay""La Chiesa non può accettare determinate cose, tuttavia vuole aiutare e rispettare le persone". papa Ratzinger ha detto messa, domenica, assente Zapatero, davanti a migliaia, centinaia di migliaia di fedeli, a Valencia e ha, come da copione, fatto un discorso contro le coppie gay e contro i legami non sanciti dal matrimonio "per diuefendere la famiglia dalle molte insidie presenti nella società". I giornali progressisti spagnoli non hanno dato grande risalto al suo discorso. E mentre il pontefice celebrava la V giornata mondiale dedicata alla famiglia, poco distante a Valencia due coppie gay hanno deciso di sposarsi, provocatoriamente, proprio nell stesso giorno della visita papale.Al suo ritorno a Roma nel primo pomeririggio il Papa ha trovato ad accoglierlo le parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "Ho seguito con grande partecipazione la sua nuova missione dedicata a sottolineare il ruolo basilare che la famiglia svolge in ogni società - ha commentato Napolitano -. Dalle Sue parole tutti gli uomini, credenti e non credenti, traggono ispirazione per il consolidamento di una società giusta e solidale". Una rapida e formale stretta di mano alla cerimonia di benvenuto all'aeroporto è stato ieri il primo e unico contatto diretto fra Benedetto XVI e il presidente del governo spagnolo Josè Luis Rodriguez Zapatero, punto di riferimento di una nuova legislazione di componente progressista e laica. Un atto di cortesia diplomatica che però non cambia le idee di Zapatero sulle spinose questioni che hanno creato polemiche tra l´esecutivo di Madrid e il Vaticano. I motivi dello scontro sono riconducibili alla posizione che il governo spagnolo ha assunto su questioni cruciali per la chiesa: l´insegnamento della religione cattolica nelle scuole, diventato facoltativo, i "divorzi express", che in base a quanto deciso dal governo Zapatero consentono di ridurre da 4 a 6 mesi il tempo necessario per il divorzio senza ricorre ai giudici. Ma quello che sembra un attacco in piena regola ai fondamenti del cristianesimo arriva dalla decisione di legalizzare i matrimoni gay. La stessa legge, che consente le unioni omosessuali, consente a queste coppie di adottare bambini. Per la chiese queste leggi sono contro Dio, ed è stato chiaro Benedetto XVI che, non appena è giunto in terra spagnola per il quinto congresso internazionale delle famiglie, ha ribadito:" no alle coppie omosessuali, ci sono punti in cui la chiesa dice no. È secondo la natura dell'uomo che l'uomo e la donna siano ordinati per dare un futuro all'umanità". Ma la Spagna progressista e laica del premier Zapatero non la pensa esattamente così. Infatti, in una Valencia vestita a festa con i colori del Vaticano (bianco e giallo) compaiono anche striscioni e bandiere (bianche e rosse) con la scritta jo no te spere (io non ti aspetto). È la voce di numerose associazioni scese in piazza a favore degli omosessuali, che hanno organizzato una manifestazione per far sentire la propria voce e ribadire "i nostri diritti non si toccano". Simbolo della protesta un divieto con all´interno la mitra del papa. In una Spagna divisa la visita del Pontefice continua con la messa del papa che verrà celebrata domenica 9 luglio alla quale, ha fatto sapere Zapatero "non sarò presente". Il grande dubbio che aleggiava sulla visita del papa è stato sciolto il primo ministro non sarà presente alla funzione domenicale. Decisione condivisa anche dalla vicepremier Maria Teresa Fernandez de la Vega che nonostante i suoi sforzi, nei mesi scorsi, per riallacciare i rapporti con il Vaticano, mancherà alla funzione. Alla dichiarazione di Zapatero sono seguite numerose polemiche non solo in una terra come quella spagnola a forte maggioranza cattolica, ma anche nel resto d´Europa. Un gesto che viene giudicato un atto di eccessivo laicismo dalla Curia romana, ma c´è anche chi parla di una scelta coerente, che va di pari passo con la politica di Zapatero. "La decisione del premier non ha alcun significato politico, ha fatto sapere il portavoce del ministro spagnolo, Zapatero, infatti, è stato ricevuto in udienza privata dal papa". All´incontro, durato 15 minuti il premier è stato accompagnato dalla moglie e si è parlato di famiglia, pace, Europa, immigrazione e di Africa. Nessun rimprovero dunque, ma un clima di cordiale serenità hanno riferito alcune fonti. Ma per il partito popolare spagnolo, forza d´opposizione,non è così. Quella di Zapatero è una decisione politica dettata anche dalla paura del ministro spagnolo di affrontare i fischi e gli attacchi dei fedeli. Ma il premier ha già fatto il suo bagno di folla. All'uscita dell´arcivescovato, infatti, ad attenderlo c´erano numerose persone che ai fischi hanno aggiunto slogan contro il ministro "non ti vogliamo più, vattene! Vattene!". Una reazione che a detta di alcuni potrebbe preannunciare la fine del leader Zapatero, ma tra i moderati l'incontro di oggi rappresenta un primo passo per la ripresa di un faticoso dialogo. Pubblicato il 08.07.06
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